- Giava
- Praslin
- Koh Phi Phi Don
- Penang
- Madagascar
- Isola di Sainte Anne
- Rottnest Island
- Isola dei Canguri
- Nias
- Diego Garcia
- Pemba
- Isola di North Sentinel
- Grande Comore
- Isole Kerguelen
- Mafia
- Isola Tromelin
- Isola di Havelock
- Koh Phi Phi Leh
- Bazaruto
- Lamu
- Pulau Weh
- Prison Island
- Isola di Cerf
- Banguerra Island
- Inhaca Island
- Isola Barren
- Mirihi
- Isola Neil
- Mnemba
- Isola di Ross
Giava
La più importante isola dell’Indonesia, tra Sumatra e Bali, è un autentico gioiello con diverse bellezze che corrispondono alle sue numerose spiagge. Tra queste, Pangandaran è la più conosciuta e al tempo stesso la più apprezzata dai turisti di tutto il mondo. La sua lunga striscia di spiaggia bagnata dal mare trasparente accoglie generosamente gli appassionati di surf ma anche gli amanti di altre attività sportive, in un contesto ideale per le strutture alberghiere.
Anche a Batu Karas la spiaggia è bianca e il mare cristallino, l’attitudine però è meno turistica e c’è più spazio per il relax. Stesso discorso per Kukup Beach, piccola spiaggia nascosta in un’insenatura naturale protetta da una scogliera e quindi molto tranquilla, con poco vento e mareggiate. Ha invece una connotazione spirituale Parangtritis Beach dove si svolge un’antica cerimonia che riconcilia uomini e spiriti. La sabbia è dorata e ci sono dune e colline di foresta tropicale.
Altra spiaggia straordinaria e incontaminata, Timang Beach conserva un fascino naturale. Anyer Beach è invece il posto giusto per fare snorkeling e pescare, così come Merak Beach mentre Green Canyon è una vera sorpresa con i fiumiciattoli che si insinuano tra le rocce in una moltitudine di colori e con la possibilità di fare rafting nei corsi d’acqua. Nella zona sud-est di Giava, il Ranu Kumbolo è un lago di montagna immerso nella foresta. Infine il tempio buddista: Borobudur è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità e risale all’anno 800 D.C.
Praslin
Se cercate un paradiso in terra, qui siete sulla buona strada. La leggenda dice che sia ciò che resta di un antichissimo continente scomparso, Lémuria, simile alla mitica Atlantide, e che ancora oggi tramandi quella straordinaria bellezza perduta. Ma non del tutto. Praslin è la perla di un arcipelago meraviglioso, le isole Seychelles.
Un migliaio di chilometri dal Madagascar, 115 isolette di cui 36 disabitate. La vegetazione tropicale è lussureggiante, l’acqua ha le tonalità dello smeraldo ed è caldissima, i massi di granito sulle spiagge sono caratteristici anche perché cambiano sfumature di colore in base alla luce e al sole.
Le spiagge di Praslin, in particolare, sono da sogno e – come si dice – davvero iconiche perché illustrano spesso l’idea di destinazioni da favola. Tra queste è molto gettonata Anse Georgette, bellissima spiaggetta con sabbia bianchissima e calde acque ora turchesi, ora verdi. Tutto intorno, le rocce di granito. Un ambiente straordinario ma anche delicato, un ecosistema che si regge su equilibri che le Seychelles cercano di garantire puntando su materiali bio e regole rigide. Da maggio a ottobre il periodo migliore per concedersi questa vacanza da sogno.
Koh Phi Phi Don
Incantevole approdo per chi arriva nelle Phi Phi Island, arcipelago della Thailandia del sud. Koh Phi Phi Don – assieme a Koh Phi Phi Leh – è ancora l’unica ad essere abitata. Resa famosa in tutto il mondo dal film “The Beach” con Leonardo Di Caprio, offre uno spettacolo senza eguali con le sue scogliere che si immergono nel mare verde smeraldo. Le spiagge hanno una sabbia chiarissima e la barriera corallina è assolutamente unica così come i fondali.
Koh Phi Phi Don è costituita da due isole unite da una striscia di sabbia e palme. Bellissima è quindi la doppia baia che le separa, perfettamente simmetrica: Ao Ton Sai verso sud e Ao Loh Dalum verso nord. Un luogo magico che resiste anche alla crescita esponenziale del turismo mantenendo intatto tutto il suo fascino.
La baia è protetta dalla difesa naturale della barriera corallina sul lato occidentale, dove inizia anche il percorso della striscia di sabbia ornata dalle palme che porta a Long Beach (Hat Yao in lingua Thai), fantastica spiaggia e oasi tranquilla. Tutta questa zona è anche al riparo dai monsoni estivi, con il mare sempre calmo.
Penang
Siamo in Malesia, l’isola è unita alla costa direttamente dal ponte di Penang che è il più lungo di tutto il Sudest asiatico. Luogo che anticamente fu meta di mercanti cinesi e arabi, poi delle compagnie britanniche e olandesi. Non mancano infatti testimonianze architettoniche delle varie epoche specialmente a Georgetown, la capitale. E poi ci sono i tanti chilometri di spiagge, l’entroterra montuoso e le specialità della cucina locale.
Georgetown è un po’ la sintesi di tutto questo, con la sua ricchezza culturale, artistica e con i tanti colori e sapori. In questa città patrimonio dell’Unesco si incontrano Occidente e Oriente. Bellissime le vie cittadine e i templi buddisti come il Temple of Reclining Buddha con la sua statua lunga 33 metri, la terza più grande al mondo. Oppure come il Kek Lok Si Temple che è a sua volta il più grande della Malesia, costruito su una collina meta di pellegrinaggio. Da visitare, a Teluk Bahang, il Penang National Park, che al suo interno racchiude spiagge solitarie, cascate e foreste.
Madagascar
Al largo della costa africana di sud ovest, sorge il Madagascar, arcipelago meraviglioso contraddistinto dalle spiagge incontaminate e splendenti, la grande barriera corallina e le foreste naturali con svariate specie animali, di una bellezza così proverbiale da aver ispirato la fortuna serie animata cinematografica.
Nosy Be è l’isola forse più conosciuta, quella che dall’Italia si raggiunge direttamente in aereo. Si arriva e si possono fare escursioni e safari, poi riposare in uno dei tanti alberghi. Si approda invece via mare oppure con i voli dell’Air Madagascar all’Ile Sainte-Marie, molto meno frequentata di Nosy Be e più soggetta alle piogge. Nosy Iranja è in realtà due isole in una, che la bassa marea unisce in una sola striscia di sabbia. Posto ideale per una vacanza tra tartarughe, uccelli e pesci mai visti.
Anche la capitale Antananarivo svela gioielli con i palazzi e le case in legno, con i parchi e le tombe reali oltre al lago Anosy, romanticamente a forma di cuore. Se poi volete viaggiare in auto, prendete la Route Nationale 8 detta anche Baobab Avenue proprio perché si sviluppa su una schiera di baobab ed è sterrata. Oppure visitate i parchi: Tsingy Rouge o Isalo. E altre isole: da Nosy Komba a Isla Lava.
Isola di Sainte Anne
Rottnest Island
È sufficiente appena un quarto d’ora di volo da Perth, Australia, è il regno di spiagge bellissime e di una natura rigogliosa. Davanti alla spiaggia The Basin, per esempio si può esplorare con maschera e boccaglio quella specie di piscina naturale caratterizzata dall’acqua cristallina. Little Salmon bay è una lunga distesa di spiaggia bianchissima mentre Cathedral Rocks è zona di avvistamento foche a differenza di Parakeet Bay dove in spiaggia si incontrano i quokka, marsupiati molto docili definiti anche “gli animali più felici del mondo”.
Chi ha voglia di fare trekking può seguire il percorso del Wadjemup Bidi vicino alle spiagge più belle e ai laghi che assumono una tipica colorazione rosa a causa dell’alga Dunaliella Salina. Una particolarità che aggiunge ulteriore fascino.
Isola dei Canguri
Nias
Diego Garcia
Pemba
Isola di North Sentinel
Grande Comore
Isole Kerguelen
Mafia
Isola Tromelin
Isola di Havelock
Koh Phi Phi Leh
Bazaruto
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Pulau Weh
Prison Island
Isola di Cerf
Banguerra Island
Inhaca Island
Isola Barren
Mirihi
Isola Neil
Mnemba
Isola di Ross
Visita le isole dell’Oceano Indiano con Costa
Questo è stato solo un assaggio di quello che potrebbe regalarti la tua vacanza tra spiagge incontaminate, bellezze naturali, attività rilassanti e un turismo culturale che allarga la mente e ha radici nella storia e nelle religioni. Non resta che scegliere un viaggio che attraversi l’Oceano Indiano e le sue meraviglie pronte per essere svelate.