La cucina di mare
Il pescato del giorno cotto alla griglia è il grande classico dell'isola. Il lungomare di Argostoli è affollato di pescatori che servono ristoranti e passanti: branzini, calamari, seppie, sogliole, gamberi, granchi, capesante sono i protagonisti dei menù di mare. Ma a Cefalonia c'è una tradizione unica, quella dello stoccafisso (Bakalarios, o Kofisi), che viene servito con la Agliada, una salsa fatta con patate bollite pestate nel mortaio insieme ad aglio, olio e limone. Con il baccalà si cucinano anche frittelle dal sapore deciso.
La carne e la Kreatopita
I prodotti della terra
Le colline fertili di Cefalonia offrono ingredienti semplici e genuini. Cicorie, senape, broccoli e erbe vengono saltate in padella per andare a arricchire il pane locale (pita), da mangiare con riso e i formaggi dei pascoli. Le olive sono un'altra tradizione importante, da gustare con la pita e nella Riganada (crostini con pomodori), o per dare vita a un olio molto saporito. Non mancano le melanzane, al centro di molti piatti. Da provare la Bourbourelia, una zuppa cremosa e sapida fatta con fagioli, sale, pepe e olio d'oliva.
Il vino
A Cefalonia si produce uno dei vini più apprezzati di tutta la Grecia: il Robola, un bianco coltivato sulle colline ricoperte di vigneti, dove è possibile degustarlo con qualche stuzzichino mentre si girovaga per le cantine, godendosi la brezza orientale. Da quando, nel 1993, il romanziere Louis de Bernieres ha fatto conoscere al mondo Cefalonia grazie al suo libro “Il mandolino del capitano Corelli” (da cui l'omonimo film del 2001) questo vino è entrato nelle grazie dei turisti di tutto il pianeta.