Un piccolo gioiello in provincia di Cosenza, adagiato tra mari e monti, tra la Sila e la costa jonica, illuminato da un clima mite che vi accompagnerà tutto l’anno: Benvenuti a Rossano, una meta ricca di attrazioni da visitare, angoli da cui valorizzare la natura e locali dove poter conoscere la cucina tipica. La vostra vacanza vi farà ammirare eleganti palazzi e antiche testimonianze della civiltà ellenica. Nella sua storia che si presume inizi con gli Enotri, grande importanza l’ebbero anche i Romani che ne fecero un avamposto per il controllo della Piana di Sibari. Passeggiando per le vie del centro potrete ammirare diverse chiese e anche musei molto particolari.
Rossano anche conosciuto come Rossano Calabro è una delle sorprese del Cosentino. Visita questa perla e scopri la sua bellezza. Dal 2018 il comune si è fuso con Corigliano Calabro dando vita a Corigliano-Rossano.
- Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli”
- Museo Diocesano e del Codex
- Cattedrale di Maria Santissima
- I Giganti del Cozzo del Pesco
- Torrente Colognati
- Chiesa-Oratorio di San Marco
Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli”
Un museo molto particolare, che nasce soltanto nel 2001 per raccontare la storia della liquirizia e quella della famiglia Amarelli, la cui attività nel settore iniziò nel XVIII secolo. La sede del Museo della Liquirizia è un edificio del 1400 e contiene un vasto archivio con documenti, incisioni e foto d’epoca che illustrano la nascita dell’azienda e le prime forme di produzione.
All’interno del percorso si potranno apprezzare anche gli strumenti di lavoro, iniziando un viaggio che si muove tra innovazione tradizione. In un’unica carrellata potrete ammirare forme di porcellana, attrezzi manuali, stampi in bronzo fino ad arrivare ai primi macchinari sperimentali. Il tour si completa con la riproduzione delle antiche botteghe e con la rappresentazione della vita di campagna e dei costumi del 1800. Per la gioia dei visitatori c’è anche uno spazio per degustare la liquirizia in tutte le sue forme.
Museo Diocesano e del Codex
Stiamo parlando del primo museo istituito in Calabria, nel 1952. Il percorso museale si suddivide in due filoni: uno dedicato al Codice Purpureo, il secondo alla storia della Diocesi e della Città, attraverso l’esposizione di reperti e di oggetti suddivisi in aree tematiche e cronologiche. Entrambi gli argomenti sono approfonditi da pannelli e da supporti multimediali. Il Codice purpureo è un evangeliario greco pregiatissimo che risale al VI secolo e che raccoglie, in 188 fogli di pergamena, i vangeli di Marco e di Matteo.
L’opera è arricchita da 15 miniature e nel 2006 è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco nella categoria “Memory of the World”. La collezione museale comprende anche diverse opere d’arte, tra cui uno specchio greco in bronzo, un busto argenteo, un’icona post-bizantina, una miniatura, alcuni codici musicali, un ostensorio, diversi paramenti liturgici. Completano l’offerta preziose suppellettili e delle antiche pergamene.
Cattedrale di Maria Santissima
I Giganti del Cozzo del Pesco
A Rossano c’è anche spazio per un’oasi naturalistica, all’interno della Sila Greca. I giganti del Cozzo del Pesco sono dei castagni millenari, che hanno una storia legata ai monaci della vicina abbazia del Pathirion. A partire dal 1100 i religiosi usavano le castagne, trasformandole in farina o pane in una forma di baratto con i vicini o i forestieri. Qui potrete attraversare dei sentieri senza particolari dislivelli, adatti sia per gli amanti delle camminate che per gli appassionati di trekking.
L’area, che è diventata un’oasi del WWF, nel 1987 custodisce una vegetazione che comprende anche querce, aceri, pini e felci. Gli alberi sono diventati l’habitat per diversi animali, tra cui la martora, il gatto selvatico, la faina, la volpa, la puzzola e la donnola.