
Con il programma 4GOODFOOD, Costa Crociere ha messo al centro della strategia di sviluppo sostenibile un percorso volto a far comprendere il valore del cibo a bordo e a promuovere il consumo responsabile. 4GOODFOOD, unico nell’industry a livello globale, ha come obiettivo quello di ridurre del 50% gli sprechi alimentari a bordo delle navi, dieci anni in anticipo rispetto all’Agenda 2030. Con questo programma l’azienda è entrata a far parte di Friends of Champions 12.3, il network di organizzazioni e aziende leader a livello globale attive nel dimezzare gli sprechi alimentari (Target 12.3).
Champions 12.3 vede impegnati 39 leader nel mobilitare aziende, istituzioni, associazioni verso il raggiungimento del Target 12.3 dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite per trovare soluzioni e accelerare il progresso. Parallelamente al gruppo dei leader, molte organizzazioni parte attiva del movimento per dimezzare lo spreco di cibo a livello globale si coalizzano nel network Friends of Champions 12.3, di cui da ora Costa fa parte.
Nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile le Nazioni Unite auspicano una mobilitazione globale volta a porre fine a tutte le forme di malnutrizione, ma anche a creare le condizioni per un modello di sviluppo della produzione agricola che rispetti l’ambiente, limiti gli impatti sul degrado del suolo e cambiamento climatico e riduca lo spreco alimentare.
Tra le problematiche più critiche da risolvere per perseguire uno sviluppo sostenibile vi è sicuramente il sistema di produzione e consumo alimentare. La crescita esponenziale della popolazione dell’ultimo secolo ha provocato un cambio radicale di un sistema produttivo sempre più sotto pressione costretto a produrre sempre più cibo a basso costo con impatti negativi tanto per l’ambiente quanto per il benessere delle persone.
Ogni anno circa 1/3 del cibo destinato ad essere consumato viene perso o sprecato. Tutto questo ha impatti economici, sociali e ambientali.
- Si traduce in $940 miliardi all'anno di perdite economiche (per gli agricoltori, per le imprese nella catena di approvvigionamento, per i consumatori)
- Lo spreco alimentare nelle famiglie e nei ristoranti costa in media $1.500 all'anno per una famiglia di quattro persone negli Stati Uniti e £700 (circa $1.060) all'anno per una famiglia media con figli nel Regno Unito
- Ostacola la capacità nel mondo di nutrire adeguatamente coloro che sono affamati e denutriti
- 800 milioni di persone, una su nove a livello mondiale, sono sottonutrite, e dall’altro lato più di un miliardo di tonnellate di cibo non arriva mai alla tavola
Il cibo che infine viene perso o sprecato:
- Determina il consumo di circa 1/4 di tutta l'acqua utilizzata dall'agricoltura
- Richiede un'area coltivata delle dimensioni della Cina
- Genera annualmente circa l'8% delle emissioni globali di gas ad effetto serra
Se la perdita e lo spreco di cibo fossero un paese, si tratterebbe del terzo più grande emettitore di gas ad effetto serra sul pianeta dietro la Cina e gli Stati Uniti. Il tema dello spreco alimentare viene trattato in maniera specifica nel target 12.3 - L’obiettivo 12.3 chiede di dimezzare gli sprechi alimentari a tutti i livelli dalla produzione, alla vendita e al consumo entro il 2030. Insieme, i Champions contribuiscono a comunicare e dimostrare strategie innovative ed efficaci per la riduzione degli sprechi, come per esempio le seguenti iniziative:
- Le iniziative SAVE FOOD e Think.Eat.Save dell'ONU
- L’impegno in EU FUSIONS e il Global Food Loss & Waste Protocol
- Azioni nel settore privato come la risoluzione dei rifiuti alimentari del Consumer Goods Forum
Una completa lista di Champions 12.3 e Friends of Champions 12.3 è disponibile qui.